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Suonarestella

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New Memphis

Un movimento di rottura, provocatorio, votato all’eccesso e alla sperimentazione giocosa di volumi e cromie, animato da effetti cangianti e luccicanti.

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Seventies today

Ancora oggi sono molti gli aspetti di moda e design che riprendono quell'attitudine all'emancipazione e al culto della trasformazione - cifra stilistica degli Anni Settanta.

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Tropical Chic

Con le sue atmosfere suggestive e ricche di contrasti, Tropical Chic è uno stile eclettico, che delinea accostamenti audaci, tra forme minimal e colori brillanti.

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Tropical Chic

09
Carolina Conte
29
/
05
/
2023
coming soon

Architetture aperte

Open House: la doppia anima di The BotanicaLoft

Ogni anno, a Milano, gemme architettoniche incastonate in angoli nascosti della città si svelano per condividere la loro storia e la loro bellezza con tutti. È un momento magico, in cui le architetture cittadine vengono raccontate, attraversate, vissute da chi desidera scoprirle.

Si tratta di Open House, evento di fama internazionale, nato a Londra e presente oggi in quasi 50 città, tra cui Roma, Napoli e Torino, oltre che, ovviamente, Milano. Il 13 e 14 maggio Open House è tornato in città con la sua ottava edizione, offrendo al contesto urbano un’occasione di arricchimento unica.

Umanesimo urbano” è il tema di quest’anno. I siti e i progetti selezionati, infatti, raccontano del nuovo rapporto tra la città e i suoi abitanti, mettendo in risalto un nuovo approccio progettuale in cui l’uomo è appunto al centro.

La percezione generale è quella di rinascita, di sviluppo di un nuovo pensiero, ma anche semplicemente di un nuovo stile di vita. E quale mondo è più adatto dell’architettura per riflettere questo nascente movimento? In quest’ottica vale sicuramente la pena approfondire il rapporto con la casa, che, a seguito della pandemia, è stato completamente stravolto. Le mura casalinghe sono diventate il perimetro di uno spazio che si trasforma a seconda delle necessità, portando in primo piano l’esigenza di flessibilità.

In occasione di Open House, tra i tanti spazi che hanno aperto le porte al pubblico c’è The BotanicaLoft, un validissimo esempio di spazio polifunzionale e di recupero dell’ambiente costruito. Si tratta del risultato di un creativo intervento di riqualificazione, frutto della collaborazione tra Elisa Vassalli e Davide Bassini, fondatori di uno studio di progettazione di interior con falegnameria.

The BotanicaLoft | Foto redazione | Zona living

L’originaria destinazione d’uso dello spazio era quella di locale industriale, nello specifico di un’azienda tessile. Oggi si presenta invece come un loft con doppia funzione: studio-abitazione. L’idea nasce dal felice incontro tra Elisa, interior designer, e Davide, falegname che non si può esitare a definire artista. Il loro connubio si nutre di una duplice anima: sentimentale – Elisa e Davide sono infatti una coppia nella vita – e professionale. The BotanicaLoft ne è la vivida testimonianza.

Allo spazio – sito in via Carlo Farini – si accede dalla corte interna di un palazzo d’epoca tramite una porticina verde, sapientemente restaurata. Piastrelle geometriche che rimandano al celebre motivo di Escher danno il benvenuto nell’open space, che per prima cosa mette in mostra una maestosa cucina a isola interamente in legno di noce nazionale.

The BotanicaLoft | Foto redazione |
Dettaglio piastrelle geometriche

Alle sue spalle una quinta scenica, costituita da una parete impacchettabile tappezzata di carta da parati che evoca ambienti tropicali e nasconde un segreto: lo spazio più intimo e vissuto della casa, con la dispensa, il piano di lavoro della cucina, il lavello. Ad angolo una parete verde salvia su cui corrono cornici nere con tele totalmente bianche.

The BotanicaLoft | Foto redazione |
Zona cucina

Costeggiando la parete tropicale, si arriva al centro dello spazio. Un soppalco riduce l’altezza del soffitto e sembra quasi poggiare su un blocco interamente specchiato su cui è affissa un’antica porta di recupero portata a nuovo splendore attraverso una tinteggiatura sui toni del rosa. Anche in questo caso si tratta di un trucco scenico: tramite un meccanismo di rotazione su di un perno si ha accesso ai due locali presenti all’interno del blocco – la lavanderia e un piccolo bagno per gli ospiti.

Questa porta è l’omaggio che Davide ha fatto a Elisa e al suo amore per la simmetria. L’elemento, infatti, consente di percepire l’ingresso ai locali di servizio come perfettamente centrato, simmetrico appunto. Una volta aperta la porta, però, questo equilibrio si perde negli spazi interni. Di fronte si trova un tavolo specchiato in tinta con la parte basamentale dell’isola della cucina, interamente ricoperto di vasi ed essenze, tema centrale del loft.

Ai suoi piedi le piastrelle geometriche lasciano spazio al cementoresina che riecheggia la memoria della vecchia destinazione. Qui l’ambiente si fa di nuovo alto e l’occhio percorre prima le pareti con i mattoni originali tinteggiati di bianco e poi il soffitto con le travi in legno originali lasciate a vista.

The BotanicaLoft | Foto redazione |
Dettaglio parete in mattoni, corrimano led

Questo spazio ospita un divano, una parete attrezzata a tutta altezza, realizzata su misura, e un camino d’epoca. Ma, a farla da padrone, è la rigogliosa vegetazione, per tenere in vita la quale è stato studiato un apposito sistema di illuminazione.

The BotanicaLoft | Foto redazione |
Dettaglio camino d'epoca

Scale rosa come la porta conducono al soppalco dove trovano spazio una camera da letto, un bagno padronale e una cabina armadio. Tutto l’ambiente notte, che si snoda su un caldo parquet a spina ungherese, è nascosto da una sontuosa tenda in velluto terracotta, che rimanda volutamente a un sipario teatrale e che, una volta tirata, consente l’affaccio sullo spazio sottostante. Questa volta l’omaggio è Elisa a farlo a Davide e alla sua passione per il teatro.

Una vasca da bagno freestanding è posizionata accanto al letto, dando vita a un’elegante e delicata commistione di spazi. Un altro blocco costituito da una struttura in ferro e vetro, appositamente progettata e invecchiata per apparire vintage, ospita la cabina armadio e il bagno padronale.

The BotanicaLoft | Foto redazione |
Zona notte

Sul piano si nasconde un’ultima sorpresa: uno spazio apparentemente stretto e angusto diventa, con appositi accorgimenti, una camera ospiti. Dal parapetto del soppalco che affaccia sulla cucina si può estrarre, all’occorrenza, un futon.

Tutto il loft risulta una felice combinazione tra oggetti di design, elementi datati, come un calorifero d’epoca, interruttori della luce che rievocano l’originaria destinazione industriale del loft, e mobili della grande distribuzione, ma che risultano avere una nuova e unica identità grazie a sapienti e puntuali interventi di restauro.

The BotanicaLoft | Foto redazione |
Dettaglio interruttori luce

Il binomio studio-abitazione è una sfida ardua da affrontare, ma Elisa e Davide pare ci siano assolutamente riusciti. The BotanicaLoft costituisce una valida proposta e contribuisce di certo ad arricchire in maniera originale il già ricco panorama della città di Milano.

Visitare questo spazio risulta un'esperienza assolutamente da vivere. Le impressioni suscitate sono tutte nel segno dell'armonia, del rispetto dell'ambiente grazie al recupero di materiali e oggetti provenienti da altre epoche, dell'attenzione verso la natura grazie alla massiccia presenza del verde, continuamente richiamato dalle specie vegetali e dalle sfumature cromatiche che a esse si rifanno.

In quest’ottica The BotanicaLoft si inserisce a pieno titolo nel contesto di Open House, che con le sue “architetture aperte” vuole promuovere un’idea di città partecipata dai cittadini e dalle cittadine. Un festival dedicato all’architettura che si pone l’obiettivo di favorire un dialogo diretto fra pubblico e privato, di rafforzare il senso di appartenenza alla propria città, dando vita a un circolo virtuoso intorno allo sviluppo sostenibile del territorio e del suo patrimonio.

©TheBotanicaLoft
©TheBotanicaLoft
©TheBotanicaLoft
©TheBotanicaLoft
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Salone del Mobile 2024: mentre il sipario si alza su questo palcoscenico, ci si lascia trasportare dal profondo respiro dell’ispirazione, dove ogni linea, luce o colore è una nota nella sinfonia dell’architettura.

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