Dove lo spazio abitativo si contrae, si restringe, si comprime, il design di interni amplia, nasconde, trasforma per migliorare il modo in cui viviamo e interagiamo con città sempre più dense e veloci.

È l’onda del microliving, della sottrazione intelligente, della bellezza compatta, dove l’abitazione non è più contenitore passivo ma organismo attivo, flessibile, capace di evolvere e modellarsi nell’arco della giornata, dove la superficie lascia spazio all’idea, alla funzione, alla ricerca di qualità progettuale.

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Ogni elemento d’arredo è selezionato con precisione chirurgica, ogni dettaglio conta. La scelta di un tavolo a scomparsa, di un sistema di illuminazione che apre lo spazio visivo o di una libreria che diventa parete divisoria ospita, accanto alla sua patina estetica, una necessità strategica per vivere meglio, anche con meno.

In un microliving, il design non è solo decorazione: è struttura, è vita quotidiana. È come avere più case in una sola. Una sfida che solletica la creatività: architetti e designer reinterpretano lo spazio ridotto attraverso sistemi d’arredo capaci di diventare architettura.

Come a Mosca, dove lo Studio Bazi progetta un appartamento di 35m². Un volume in legno — al tempo stesso letto, armadio e parete divisoria — organizza l’intero spazio abitativo con naturalezza e calore. Ogni elemento, dalle scale-contenitore alle scaffalature integrate, è pensato per ottimizzare la superficie e creare zone distinte senza chiusure. Due interventi, questi, in cui l’interior design assume un ruolo strutturale: plasma la percezione degli spazi, migliora la funzionalità, dà forma a un abitare dinamico e calibrato, dove estetica e ingegno convivono.

Oppure come a Parigi, dove Atelier Lavit realizza un nido urbano: un appartamento di 25m² situato in un edificio haussmanniano e capace di valorizzare le finiture originali, combinandole con materiali della tradizione italiana. Il legno di rovere delle scaffalature e il marmo di Carrara della cucina dialogano nei toni con il parquet point de Hongrie, gli stucchi e il camino in marmo, creando un ambiente armonioso e funzionale. La zona notte soppalcata, accessibile tramite una scala in cemento, e le armadiature celate da listellature di rovere ottimizzano lo spazio disponibile, dimostrando come il design dell’arredo possa ridefinire completamente la percezione e l'utilizzo di un piccolo spazio.

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Oggi i microliving progettati con grazia e consapevolezza, capaci di adattarsi ai ritmi frenetici della città, rappresentano una vera avanguardia dell’abitare. In queste case compatte, il design accompagna ogni gesto, inserisce ogni oggetto, con la sua funzione, al posto giusto. E così ogni metro quadrato può essere pienamente vissuto.

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