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redazione@insideoutrend.itUn appartamento scenografico nel cuore di Milano diventa il primo showroom virtuale per raccontare il design in modo inedito, social e alla portata di tutti.
Un movimento di rottura, provocatorio, votato all’eccesso e alla sperimentazione giocosa di volumi e cromie, animato da effetti cangianti e luccicanti.
Ancora oggi sono molti gli aspetti di moda e design che riprendono quell'attitudine all'emancipazione e al culto della trasformazione - cifra stilistica degli Anni Settanta.
Con le sue atmosfere suggestive e ricche di contrasti, Tropical Chic è uno stile eclettico, che delinea accostamenti audaci, tra forme minimal e colori brillanti.
È umano desiderare piacevoli momenti di evasione. Sentire il bisogno di evadere dal proprio stato d'animo, dai pensieri e dai problemi, verso un mondo di felicità e immaginazione.
Desiderare di scappare altrove è una sensazione comune. Ma come sarebbe rimanere fermi nello stesso posto ed evadere attraverso la luce? Qual è la relazione tra luce, spazio ed emozioni? James Turrell, iconico lighting artist, con le sue installazioni è in grado di trasportarci in altre dimensioni attraverso la luce, lo spazio e la psicologia della percezione. Infatti, Turrell usa la luce come materiale e la percezione come mezzo. Afferma: “Il mio lavoro non ha oggetto, non ha immagine e non ha focus. Senza oggetto, senza immagine e senza focus, cosa stai guardando? Stai guardando te stesso che guarda. Ciò che conta per me è creare un'esperienza di pensiero privo di parole.
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Us humans, we thrive for sweet escapes. We often feel the need to escape from our current state of mind; to escape from our thoughts & troubles, towards a world of bliss & imagination.
Wanting to run away to a different place is a common sensation. But what about staying in the same space and escaping through light? What about the relationship between light, space & emotions? James Turrell, the iconic lighting artist, is able to transport us to other dimensions with his art installations through light, space and the psychology of perception. In fact, he uses light as a material, and perception as a medium. He says “My work has no object, no image and no focus. With no object, no image and no focus, what are you looking at? You are looking at you looking. What is important to me is to create an experience of wordless thought.”
Nell'installazione artistica chiamata "Ganzfeld", James Turrell vuole provocare lo spettatore usando la luce e il colore all'interno di una stanza bianca vuota. Le luci intense stimolano la curiosità e ci attirano all'interno dello spazio dove l'immaginazione cresce. I colori della luce cambiano e si combinano, creando esperienze di evasione diverse. Poi le luci cominciano ad affievolirsi e ci ritroviamo persi in una stanza bianca dove esistenza, percezione e sentimenti vengono messi in discussione.
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In the art installation called “Ganzfeld” James Turrell tries to provoke us by using light & color in an empty white room. The bright lights stimulate curiosity and draw us inside the space where imagination arises. In addition, the colors of light start to change, creating different escapes through color combinations. Finally, the lights start to fade away & we find ourselves lost in a white room where existence, perception and feelings are questioned.
Le combinazioni di colore della luce hanno un impatto enorme sull’esperienza della sua opera d’arte. Nella sua mostra “akhob” all'interno del negozio Louis Vuitton a Las Vegas, per esempio, le tinte vibranti di luce lungo le entrate curve creano un’indescrivibile sensazione di pace, da cui la scelta della parole “akhob” che significa acqua pura.
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The color combinations of light have a huge impact on the experience of his work of art. In fact, in his exhibition “akhob” at the Louis Vuitton shop in Las Vegas, the vibrant hues of light along with the curved openings created an indescribable peaceful feeling hence the choice of the word “akhob” which means pure water.
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Cinquerosso Arte è la non-galleria di Bologna dove l’arte esce da gallerie e musei, scardina schemi elitari e rigide interpretazioni critiche, per farsi inclusiva e accessibile a tutti.
Le città, nella loro nuova forma, non sorgono più per evoluzione naturale, ma vengono pianificate, calcolate. Negli anni '60 Archigram ha osato immaginare una risposta diversa.
Affascinati dalle collaborazioni esclusive tra maison di alta moda e beach club, insieme a Gaud.e abbiamo immaginato l'evoluzione di questa tendenza con visioni AI.
Luce e colori: le installazioni luminose dell'artista minimalista Dan Flavin in Italia.